Se la piscina è sinonimo di svago e relax in acqua, è anche vero che per garantire una balneazione sicura per tutti è indispensabile procedere alla disinfezione e alla pulizia dell’acqua con regolarità. La formazione di alghe in piscina, infatti, suona come un campanello di allarme per la sua sanificazione. Approfondiamo l’argomento per cercare di capire le cause e le modalità di risoluzione del problema.
Perché si formano le alghe in piscina
Le alghe sono microorganismi che, in determinate condizioni, proliferano in vasca e si presentano sottoforma di depositi o macchie sulle pareti e a fondo vasca. In base alla tipologia di alga, le sfumature vanno dal rosso al verde. Tutte le alghe, però, per sopravvivere necessitano di due condizioni fondamentali: acqua e luce. Ecco perché, se la disinfezione dell’acqua non è accurata, le alghe tendono a formarsi rapidamente nelle piscine esposte al sole.
Ma come avviene la proliferazione delle alghe nella vasca?
Le spore possono venire trasportate in acqua sia dal vento che dai bagnanti, tuttavia, se i valori di pH e cloro sono nella norma, vengono presto eliminate grazie alla disinfezione ordinaria della piscina.
Può però accadere che si verifichino violenti eventi atmosferici, come acquazzoni estivi o temporali, che mettono a rischio l’ambiente della vasca e, se il pH è alto oppure la clorazione è insufficiente, nel giro di pochi giorni si crea un’ambiente ideale per la proliferazione delle alghe.
In questo modo, la piscina diventa inaccessibile ed è doveroso correre ai ripari nel minor tempo possibile per tornare a godersi l’estate.
La prevenzione è sempre la soluzione migliore ma, se necessario, bisogna intervenire con tempestività, armandosi di pazienza e dei giusti prodotti per riportare la situazione alla normalità.
Come intervenire grazie al trattamento antialghe
Dopo aver compreso come possono formarsi le alghe in piscina e quanto sia importante intervenire subito, diamo un’occhiata a come funziona il trattamento antialghe.
Innanzitutto, la prima azione deve essere quella di riportare i valori dell’acqua nella norma, regolando il pH.
Ricordiamo, infatti, che il range ottimale del pH è tra 7.2 e 7.6.
A questo punto, è possibile intervenire con il trattamento antialghe vero e proprio.
In commercio esistono molti prodotti alghistatici, perfetti per combattere la formazione delle alghe: prima di utilizzare i prodotti per il trattamento antialghe è importante seguire le istruzioni riportate sulla confezione. Una volta introdotto il liquido in vasca, occorre lasciarlo agire per tutta la notte.
Il giorno dopo non ti resterà che rimuovere i residui di antialghe con un retino oppure con un pulitore automatico. In quest’ultimo caso, se è legato al sistema di filtrazione, ricorda di effettuare un contro lavaggio. Per finire, dopo il trattamento ti consigliamo di controllare i valori di pH e cloro per sincerarti che siano nella norma.
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